venerdì, Novembre 22Settimanale a cura di Valeria Sorli

Una violenza che non si ferma

In queste ultime settimane, si sono verificati due nuovi attentati in Europa: sto parlando di Nizza e di Vienna.

La violenza esplosa in Francia, ha avuto luogo nella cattedrale di Notre Dame e ha portato alla morte di tre persone. Si è trattato di un atto terroristico, che ha visto vari attentatori cospargere di terrore il Paese.

Non è la prima volta che questo succede, specialmente in Francia: a cominciare dall’attacco sul volo Air France 8969 nel 1994, per poi arrivare agli attentati di Parigi del 13 novembre del 2015. Ricorderete sicuramente anche quello che scoppiò nella sede di Charlie Hebdo sempre nel 2015, quando due uomini mascherati e armati fino ai denti scrissero la storia con il sangue di ben 12 vittime.

Dopo Nizza, pochi giorni fa è successo anche a Vienna; l’Austria e tutto il mondo stanno piangendo i quattro non sopravvissuti e i ventidue feriti. Nella tarda serata del 2 novembre infatti, si è scatenata di nuovo la ferocia nei confronti di una città europea. L’attentatore è stato ucciso e vari sono stati gli arresti da parte della polizia.

La vita di centinaia di persone è stata stroncata varie volte a causa di una rivalità estrema che esalta la brutalità dell’essere umano. Non è di certo questa l’esistenza che vogliamo condurre e che vogliamo che i nostri figli imparino; l’amore dovrebbe sempre sovrastare qualsiasi altro sentimento di rancore e di aggressività nei confronti del prossimo.

Siamo stati trascinati in un vortice senza fine, che ha come protagonista l’avversione e la vendetta. In tutto il mondo, migliaia di famiglie non rivedranno più il loro figlio, il loro padre o la loro madre: dal famoso e terribile 11 settembre 2001 all’irruzione in un hotel di Tripoli in Libia, dove un’autobomba ha ucciso 10 persone; per poi ricordare anche l’esplosione sotto il consolato italiano in Egitto (sempre nel 2015) e quella in una moschea ad Abha (Arabia Saudita), frequentata dai membri delle forze di sicurezza saudite.

In un momento come questo, ci rendiamo conto di quanto il nostro cammino su questa terra sia effimero e di come la violenza non si fermi, nemmeno ora. Proprio adesso, che l’unica cosa che il mondo deve fare è restare unito e non lasciare spazio a questi avvenimenti.

Guardiamo il futuro con occhi pieni di speranza e apriamo le porte a valori quali l’uguaglianza, la libertà e l’umanità.

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