Si fa presto a dire gatto!
Per celebrare la Giornata internazionale del gatto, Wiko ha chiesto a due influencer italiane, autentiche cat lover, alcuni consigli per fotografare gli amici felini con il proprio smartphone
N.B. Non tutti i gatti vogliono essere delle star dei social, ci vuole estrema pazienza
Esiste una loro giornata nazionale e perfino una celebrazione dedicata ai soli esemplari a manto nero. Stiamo parlando dei gatti che, ufficialmente, in tutto il mondo si festeggiano l’8 agosto in occasione del World Cat Day.
Amati dal popolo di #catlover, odiati da altri per il loro carattere un po’ indisponente, i gatti sono delle assolute star dei social media. Alcuni mici-influencer superano agilmente il milione di follower, raccogliendo like e commenti da tutto il mondo.
Wiko, il brand franco-cinese di smartphone, sempre attento a cogliere le tendenze e i fenomeni più attuali, ha voluto rendere omaggio a questi piccoli felini redigendo un pratico vademecum per fotografare i gatti muniti di smartphone. Per farlo, ha chiesto il supporto di due influencer italiane. Giorgia Di Basilio (@giorgiadibasilio su Instagram) e Valentina Salviati (@valentina_salviati su Instagram) non sono solo due esperte di beauty, con la passione per i viaggi e il lifestyle, ma anche due “cat addicted” vere, innamorate dei loro gatti Misia, Figaro e Gigia.
Il punto di partenza di entrambe è sicuramente uno: occorre avere molta pazienza. Il gatto difficilmente si presta a fare quello che noi vogliamo, men che meno a farlo davanti all’obiettivo di un telefonino. Siamo noi a doverlo assecondare se vogliamo realizzare degli scatti originali e pronti per essere condivisi.
Come riuscire quindi in questo difficile obiettivo?
- Un primo trucco è sfruttare i momenti del riposino per far delle foto che mettano in risalto eventuali dettagli del suo manto, oppure sbizzarrirsi nel cogliere le pose più buffe o tenere assunte durante il sonno.
- Se si vuole fare un bel primo piano, assicurandosi che il gatto guardi in direzione dell’obiettivo dello smartphone, “si può attirare la sua attenzione – consiglia Valentina Salviati – con qualche rumore, come ad esempio schioccando le dita”. I gatti si sa, sono curiosissimi: volgeranno lo sguardo verso quel rumore e sarà possibile cogliere tutto il magnetismo dei loro occhi. Meglio però non avvicinarsi troppo, ma utilizzare lo zoom dello smartphone per evitare che in un nano secondo il micio si volti e scappi via.
- Che si utilizzi uno smartphone o una macchina fotografica, è fondamentale disattivare il flash. Quel tipo di luce abbagliante dà estremamente fastidio ai gatti, ricorda Giorgia Di Basilio. “È opportuno prediligere un angolo della casa in cui il gatto si senta a suo agio, sotto la luce naturale, per non compromettere la riuscita dello shooting”.
- Il gatto, piaccia o meno, è un animale elegante e bellissimo. Affinché il suo manto e i suoi occhi risaltino su uno sfondo, bisogna trovare degli elementi di contrasto. Giorgia Di Basilio consiglia di accostare nelle foto qualche elemento di “rottura cromatica” come un pouf o una tenda con tonalità e colori completamente diversi rispetto a quelli del gatto per avere delle foto d’impatto.
- Come ribadito, fotografare un gatto non è cosa semplice. Ancora più complesso è riuscire a immortalare un micio insieme al suo padrone. “Non tutti i gatti, infatti, amano stare in braccio”. Valentina Salviati suggerisce di abbonirli con qualche coccola o giocandoci insieme. “Quando si fiderà di noi, si presterà più volentieri a farsi fare una foto insieme”.
E infine, ancora una volta è fondamentale rispettare la natura del gatto perché ogni animale ha il suo carattere e la sua indole. Non utilizziamo accessori come cappellini e fiocchetti pensando che sia un pupazzo, pronto a strapparci qualche like in più. Inoltre, non si dovrà mai forzare un gatto a mettersi nella posa che noi preferiamo. Sarà solo una grande perdita di tempo: il suo sguardo trasmetterà perfettamente quanto sia stato infastidito dall’essere stato obbligato.
Pronti per mettersi alla prova con una grande dose di pazienza?
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